Eccoci nuovamente in Giappone, questa volta per un’avventura che durerà circa 21 giorni.
Ad attenderci a Narita abbiamo trovato la nostra cara Masumi ed insieme siamo andati a far spesa nel suo “frigorifero personale”, ossia il supermercato a due metri dalla sua casa.
Siamo arrivati talmente sfiniti che per la prima volta siamo collassati subito dopo aver pranzato.
Ecco in alcuni scatti: la partenza, il viaggio e l’arrivo in questa terra che tanto ci affascina.









Abbiamo volato con il vento a favore, praticamente zero perturbazioni, ed ecco l’espressione di chi quasi non ci crede circondata dall’umano entusiasmo.


Una volta scesi dal Narita Express ci dirigiamo nel reticolo dei treni, tutto è estremamente comodo quando hai internet, ma notiamo subito che qualcosa non va con il nostro modem portatile.
Questo ci porta ad una divertente avventura tra binari e gradini, con quattro valigie.




In aereo abbiamo fatto un patto: non cedere ai dolci giapponesi di origine occidentale. Non per campanilismo ma semplicemente per non prendere otto kg con un morso. Tutta roba bellissima a base di burro. Neanche il tempo di mettere la spesa in borsa che notiamo il delizioso negozio di torte prima dell’uscita. Questi non li abbiamo presi, questi.

Come avevo anticipato, intorno alle 15 ora locale, collassiamo sul tavolo. Ci risvegliamo verso le 22, il tempo di scusarci con gli ospiti, lavarci i denti e comprendere che il nostro modem non funziona. Telefoniamo al servizio clienti e la giornata di domani è così programmata: ottenere internet a qualsiasi costo!
