Nuovamente qui – 16 marzo 2018

Eccoci nuovamente in Giappone, questa volta per un’avventura che durerà circa 21 giorni.

Ad attenderci a Narita abbiamo trovato la nostra cara Masumi ed insieme siamo andati a far spesa nel suo “frigorifero personale”, ossia il supermercato a due metri dalla sua casa.

Siamo arrivati talmente sfiniti che per la prima volta siamo collassati subito dopo aver pranzato.

Ecco in alcuni scatti: la partenza, il viaggio e l’arrivo in questa terra che tanto ci affascina.

 

 

Questa volta ad accompagnarci in aereoporto ci pensa il mitico Andrea, qui immortalato in un romantico e lungo abbraccio con Dani. Poi dicono che non devo aver paura di volare…
Dani turbato perché sto lavorando per non pensare alla meccanica degli aerei, al vento, alle varibili…
Ogni volta vederlo così mi fa pensare al mio film preferito, Gattaca.
I dettagli sono importanti, tipo questa goccia… come fa a stare lì?
E così diventa facile comprendere che vale sempre la pena salire su questi cosi…
Un viaggio che stanca leggermente…
Comunque mai rinnunciare a cuffie anti-rumore e letture dense…
Finalmente siamo a Narita e come dice il simpatico steward: non uno dei migliori ma neanche uno dei peggiori atterraggi. La goccia è sempre lì.
Mentre rifletto sul ritorno col dubbio tra bici o nave come valide alternative…

Abbiamo volato con il vento a favore, praticamente zero perturbazioni, ed ecco l’espressione di chi quasi non ci crede circondata dall’umano entusiasmo.

Masumi è venuta a prenderci! Ora si fa sul serio.
Da Narita a Tokyo è lunga… Masumi si concede un riposino.

Una volta scesi dal Narita Express ci dirigiamo nel reticolo dei treni, tutto è estremamente comodo quando hai internet, ma notiamo subito che qualcosa non va con il nostro modem portatile.
Questo ci porta ad una divertente avventura tra binari e gradini, con quattro valigie.

Ed eccoci in taxi ad osservare come la pioggia si intoni con tutto…
Essendo giunti all’ora di pranzo facciamo un salto in un supermercato dove, nel reparto “cibo” scegliamo alcune prelibatezze da mangiare…
Interessante.

In aereo abbiamo fatto un patto: non cedere ai dolci giapponesi di origine occidentale. Non per campanilismo ma semplicemente per non prendere otto kg con un morso. Tutta roba bellissima a base di burro. Neanche il tempo di mettere la spesa in borsa che notiamo il delizioso negozio di torte prima dell’uscita. Questi non li abbiamo presi, questi.

Il vero pericolo in Giappone… buoni, soffici e bellissimi.

 

Come avevo anticipato, intorno alle 15 ora locale, collassiamo sul tavolo. Ci risvegliamo verso le 22, il tempo di scusarci con gli ospiti, lavarci i denti e comprendere che il nostro modem non funziona. Telefoniamo al servizio clienti e la giornata di domani è così programmata: ottenere internet a qualsiasi costo!

おやすみなさい東京。

つづく

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